DEFINIZIONE
Il dolore alla schiena è uno dei fastidi più diffusi tra la popolazione adulta. È anche uno di quei sintomi che incide maggiormente sulla qualità della vita, poiché limita significativamente i movimenti che il nostro corpo compie nella quotidianità.Il mal di schiena è spesso anche uno di quei dolori con il quale molti imparano a convivere, in quanto, talvolta, può assumere una forma cronica o può essere un evento prolungato nel tempo.
Una delle regioni della colonna vertebrale maggiormente soggette a dolori è l’area lombare (lordosi lombare), poiché su di essa insiste maggiormente il peso del corpo. Tuttavia, non sono rari i casi di dolori alla regione cervicale e toracica, o quelli che interessano solamente il lato sinistro o destro della schiena alta.
In alcuni casi si riscontra anche un dolore diffuso alla schiena e alle gambe.
SINTOMI
Il mal di schiena si manifesta generalmente con un dolore muscolare localizzato nella zona lombare.
Si tratta di un dolore che può essere acuto, lancinante ed improvviso, oppure sordo e continuo e che si può estendere anche ai glutei e alle gambe, causando spesso un irrigidimento della schiena, che riduce flessibilità e movimenti, fino a determinare una difficoltà a mantenere la posizione eretta.
CAUSE
Questo disturbo può avere molteplici cause: può essere dovuto ad una postura errata, a sforzi eccessivi (come il classico colpo della strega), ad uno stile di vita sedentario, a problemi legati alle articolazioni o alla colonna vertebrale, a traumi muscolari o sovrappeso.
In particolare, anche alcune semplici attività quotidiane – come piegarsi troppo bruscamente o sollevare, spingere o tirare un oggetto in modo errato, sedersi in posizione non corretta o stare in piedi o chinati troppo a lungo – possono causare, nel corso del tempo, il mal di schiena.
La patologia ha una particolare incidenza durante i mesi freddi della stagione invernale.
La causa del male può essere di due tipi: meccanica o non meccanica. In entrambi i casi il dolore è provocato dal processo infiammatorio in atto.
PATOLOGIE
Le patologie che possono colpire la schiena – ed in particolare la colonna vertebrale – sono molteplici e coinvolgono le strutture ossee, articolari, legamentose della colonna vertebrale e, nei casi più gravi, anche le strutture nervose.Le patologie che si presentano più frequentemente sono quelle degenerative, ovvero quelle legate all’usura e all’invecchiamento delle articolazioni della colonna vertebrale, determinata dalle attività che svolgiamo nella vita di tutti i giorni e dalle posture che assumiamo.
Il dolore localizzato nell’area bassa della schiena è il sintomo della diffusissima lombalgia: il classico mal di schiena.
È una sintomatologia dolorosa che interessa la regione dorsale che va dal margine inferiore della cassa toracica alla piega glutea. Questo male colpisce circa il 40% degli adulti e può essere classificato, a seconda della durata, in:
Generalmente, quando si parla di colpo della strega ci si riferisce alla lombalgia acuta.La lombalgia può richiedere anche lunghi tempi di guarigione e può risultare molto invalidante. Una lombalgia cronica può portare anche a modificare la postura per evitare le posizioni dolorose, aggravando, in questo modo, l’errata distribuzione di peso a carico della colonna vertebrale.
La lombalgia è un male tipico della nostra società, poiché uno dei fattori che promuovono l’insorgenza della patologia è la sedentarietà. Tuttavia, le lunghe ore trascorse seduti alle scrivanie non sono le uniche cause della lombalgia.
Le cause scatenanti possono essere varie e riguardare problematiche ortopediche specifiche, traumi o stili di vita poco salutari. Lo stato infiammatorio che si manifesta con il dolore alla zona lombare può essere sintomo di lesioni di varia entità alla complessa struttura della colonna vertebrale, costituita da muscoli, legamenti, articolazioni e dischi intervertebrali.
Di seguito, alcuni dei motivi più comuni che possono determinare l’insorgenza della lombalgia:
Il fastidioso mal di schiena, per il quale è nota la lombalgia, è uno dei sintomi della patologia che indica lo stato infiammatorio dell’area lombare. Nei casi più gravi, il dolore può essere accompagnato da una mancanza di adeguato riposo notturno, che peggiora le condizioni di benessere del soggetto.Quando il dolore che interessa l’area lombare non è localizzato, ma si estende comprendendo glutei e gambe (in modo anche monolaterale), è probabile che il disturbo dipenda da una lombosciatalgia: l’infiammazione nel nervo sciatico.
Prevenire la lombalgia significa contrastare una delle patologie più diffuse nella nostra società. Per scongiurare l’insorgenza del mal di schiena da lombalgia è indicato:
Quando si parla di un dolore che parte dalla parte bassa della schiena (glutei) e s’irradia lungo le gambe, tutti sanno che si tratta di “sciatica” o, per meglio dire, sciatalgia.
È l’infiammazione del nervo sciatico (o ischiatico), che è il nervo più lungo del nostro corpo e il dolore ha un decorso piuttosto lungo (fino alle otto settimane).
Il compito del nervo sciatico è quello di controllare i muscoli della gamba e di trasmettere sensibilità a cosce, gambe e piedi.
La sciatalgia è la conseguenza di un trauma, anche di lieve entità, che interessa la colonna vertebrale. La radice del nervo, che parte dal midollo spinale, viene compressa tra due vertebre della spina dorsale causando l’infiammazione.
Tale dinamica si può riscontrare spesso nel caso di ernia lombare, per cui di frequente la sciatalgia è associata a una lombalgia (è il caso della lombosciatalgia).Tuttavia, l’ernia lombare non è l’unica causa dell’insorgenza della sciatalgia. Tra le altre cause frequenti ci sono anche la gravidanza (quando l’utero comprime il nervo sciatico e il peso acquisito comprime le vertebre), le posizioni innaturali mantenute a lungo e i traumi spinali.
Il dolore che parte dalla zona lombare fino a irradiarsi verso la parte posteriore della gamba è il sintomo più noto della sciatalgia. È un dolore che può variare da lieve ad acuto, con fitte lancinanti. Solitamente si tratta di un sintomo unilaterale.
I sintomi della sciatalgia in breve:
Nei casi in cui il dolore vada peggiorando con il passare delle settimane è importante consultare il medico per procedere con accertamenti.
Mantenere in esercizio i muscoli della schiena, a sostegno della colonna vertebrale, e i muscoli addominali, a sostegno del tronco, è il modo migliore per prevenire la sciatalgia. Lo stretching aiuta a rilassare le eventuali contratture nella zona del rachide. Prevenire la sciatica significa anche mantenere sotto controllo il peso corporeo. In questo modo si alleggerirà il carico gravante sulla colonna vertebrale.
Quando si parla di colpo della strega ci si riferisce, in realtà, alla lombalgia acuta, un evento traumatico estremamente doloroso, causato da una forte contrattura dei muscoli lombari che impedisce il movimento della colonna e lascia letteralmente bloccati.
Si manifesta in modo improvviso quando si esegue un movimento troppo repentino o inopportuno, come raddrizzare la schiena dopo essersi chinati, torcere il busto di scatto o forzare la schiena per sollevare un carico eccessivo.
Il colpo della strega è una patologia comune nelle persone con più di 35-40 anni che lavorano. In questa fascia di popolazione, infatti, i muscoli e articolazioni iniziano a “invecchiare” e sono maggiormente sottoposti a sollecitazioni e movimenti scorretti.
La contrattura muscolare che costringe all’immobilità è un meccanismo di difesa messo in atto dal corpo che interviene in maniera involontaria per evitare un eccessivo allungamento delle vertebre: la contrazione improvvisa dei muscoli impedisce così qualsiasi tentativo di movimento e costringe chi è colpito dal colpo della strega ad assumere una posizione antalgica.
I sintomi tipici del colpo della strega si manifestano senza sintomi premonitori e sono caratterizzati da:
Solitamente, il dolore migliora dopo qualche giorno e nel giro di una settimana si risolve. Spesso, però, si ha un rischio di ricaduta, soprattutto nei mesi successivi.
Una lombalgia acuta si manifesta generalmente in seguito a movimenti bruschi e improvvisi della schiena, ad uno sforzo errato o ad una sollecitazione esagerata nelle attività quotidiane o durante l’attività fisica.
Il mal di schiena acuto colpisce soprattutto chi possiede una muscolatura lombare poco tonica e reattiva, per ragioni costitutive o per sedentarietà, oppure a causa di scarso allenamento fisico. I sintomi compaiono quando si mantiene a lungo una postura scorretta o non fisiologica, o a causa di un sovraccarico della colonna, determinato da lavori pesanti o da sforzo fisico non commisurato alle potenzialità individuali.
La prima raccomandazione per chi viene colpito dal mal di schiena acuto è il riposo, ma a questo va affiancata una terapia farmacologica per il trattamento del dolore e, nei casi più gravi o cronici, una terapia riabilitativa a base di ginnastica posturale, massaggi decontratturanti, esercizi di mobilizzazione della colonna e di stretching.
Per prevenire la lombalgia acuta, invece, è indispensabile fare attività fisica, per mantenere la muscolatura in forma, avere una colonna vertebrale allenata ed una spina dorsale elastica.
Il dolore alla schiena, soprattutto in soggetti in età avanzata, può dipendere dall’insorgenza dell’artrosi lombare. È una tipologia di artrosi che intacca la funzionalità dei dischi intervertebrali della parte bassa della spina dorsale, tra la prima e la quinta vertebra lombare. L’attrito delle vertebre, durante anche i più banali movimenti, causa dolori che possono essere molto intensi.
Come tutte le artrosi, quella lombare è una patologia degenerativa che inizia con l’erosione delle cartilagini a protezione delle vertebre e che procede con l’erosione e la deformazione del tessuto osseo, compromettendo l’articolazione e con riflessi anche sulla struttura tendinea e muscolare.
I sintomi dell’artrosi lombare
La lombalgia è senz’altro uno dei sintomi che segnalano la possibile presenza di artrosi lombare. A essa si accompagna la rigidità delle articolazioni, che può arrivare fino alla paralisi.
Il dolore alla schiena è un segnale da non sottovalutare, poiché potrebbe essere il campanello di allarme per l’insorgenza di un’artrosi lombare: patologia irreversibile che, se trattata adeguatamente, non compromette in modo significativo la qualità della vita.
Con l’erosione, l’assottigliamento e la perdita d’elasticità dei dischi intervertebrali, le vertebre possono spostarsi e comprimere le radici dei nervi spinali, evento al quale seguono la rigidità muscolare e l’infiammazione che causano la lombalgia.
L’artrosi lombare è una patologia che colpisce con maggiore frequenza i soggetti anziani, con un’incidenza maggiore superati i 70 anni di età.
L’età non è l’unica causa dell’insorgenza dell’artrosi. Nonostante sia una patologia ancora in fase di studio, possono essere individuati altri fattori che concorrono al manifestarsi dell’artrosi lombare:
RIMEDI E TERAPIE
Il trattamento del dolore lombare richiede una terapia farmacologica contro il dolore e l’infiammazione – seguita secondo le indicazioni specifiche del medico curante – abbinata a terapie riabilitative in grado sia di favorire il recupero delle strutture muscolari e articolari compromesse, sia di mantenere la schiena allenata, favorire movimenti e posture corretti e allentare le tensioni muscolari.
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