DEFINIZIONE
Le malattie reumatiche o reumatismi costituiscono un gruppo numeroso di patologie ad andamento cronico che raggruppano oltre 150 disturbi di diversa natura (di tipo degenerativo ed infiammatorio) e molto differenti per frequenza e gravità, i cui sintomi principali sono rappresentati da dolore, infiammazione, rigidità articolare e riduzione di funzionalità e movimenti.
Le patologie reumatiche (in particolare il lupus eritematoso sistemico, l’artrite reumatoide, la sclerodermia e la fibromialgia) tendono a colpire prevalentemente le donne e, a differenza di quanto comunemente si crede, i reumatismi si manifestano in tutte le età, non solamente in quella senile.
Tra i reumatismi articolari, infatti, si nascondono disturbi frequenti e molto diffusi in età avanzata (come l’artrosi, l’osteoporosi o la polimialgia reumatica), ma anche patologie che possono colpire in età infantile (come la febbre reumatica) o adulta (come l’artrite reumatoide o il lupus).Esistono diverse patologie caratterizzate da dolori articolari e reumatici, con estrema varietà delle sindromi e dei tessuti interessati, ma tutte le malattie reumatiche determinano a lungo andare una serie di complicanze degenerative che comportano una progressiva perdita della funzionalità dell’articolazione colpita, fino alla completa erosione della struttura articolare. Per questo, non vanno assolutamente sottovalutate.
Nell’accezione più comune, i reumatismi indicano il classico dolore muscolo-scheletrico diffuso in tutto il corpo: chi soffre di questi disturbi parla spesso di dolori alle gambe e alle ginocchia, alla schiena o al petto e alle spalle, alle mani e ai piedi e talvolta anche ai denti.
L’apparato locomotore e i tendini in generale sono soggetti a malattie reumatiche che provocano l’infiammazione dell’articolazione, con conseguente degenerazione dei tessuti articolari.
In realtà, però, il panorama dei dolori reumatici è più ampio e interessa non solamente le articolazioni e i tessuti connettivi (cute, cartilagini, tendini) ma anche ossa, muscoli e altri organi (cuore, polmoni, reni e vasi sanguigni). Proprio per questo, i reumatismi vengono distinti in “articolari” ed “extra-articolari”.Infine, occorre tenere in conto che le malattie reumatiche possono affliggere diversi tessuti contemporaneamente e con diversi livelli di gravità.
SINTOMI
Generalmente, i disturbi più comuni tra quelli che si contraddistinguono come sintomi di malattie reumatiche sono:
A causa dell’estrema varietà delle sindromi di tipo reumatico, non mancano altri sintomi più specifici – molto variabili da paziente a paziente oltre che per tipologia, combinazione, livello di gravità e intensità della patologia – legati alle caratteristiche di ciascuna malattia reumatica.
CAUSE E FATTORI DI RISCHIO
Così come è ampio il ventaglio delle patologie legate ai dolori reumatici, anche le cause e i meccanismi che determinano l’insorgere dei reumatismi sono molteplici e differenti. Generalmente, tra i fattori che possono agevolare la comparsa di disturbi reumatici ci sono:
I dolori reumatici possono manifestarsi non solo a seguito di sollecitazioni funzionali, ma anche a riposo. In quest’ultimo caso, vanno ad indicare un’origine infiammatoria della patologia (come artrite o connettivite), mentre nel primo caso fanno presupporre disturbi di tipo meccanico-degenerativi (borsite, tendinite, etc.).
PATOLOGIE
Come abbiamo visto, le malattie reumatiche sono molto numerose (si contano oltre 150 patologie diverse) e differenti tra loro, sia per come si manifestano, sia per le cause che le determinano. Qui ci soffermeremo solamente sulle più comuni: artrite reumatoide e artrosi.
L’artrite reumatoide è una malattia infiammatoria cronica di origine autoimmune che colpisce prevalentemente i tessuti sinoviali e talvolta anche altri organi ed apparati (polmoni, occhi, cute, reni, cuore, vasi sanguigni, sistema nervoso centrale e periferico ecc.). Si manifesta con gonfiore, febbre, anemia e malessere generale e colpisce le articolazioni in modo simmetrico.
Molto diffusa nella popolazione nella fascia di età compresa fra i 40 e i 60 anni, in particolare tra le donne, è una patologia autoimmune (come il lupus eritematoso sistemico e la sclerodermia) che determina una reazione eccessiva del sistema immunitario, il quale, non riconoscendo cellule e tessuti sani del nostro organismo, finisce per attaccarli, provocando una graduale degenerazione delle cartilagini.Tutte le articolazioni (ma in particolare quelle di mani e piedi, ma anche ginocchia, spalle, gomiti, caviglie, collo) possono venire coinvolte dal processo artritico. Se non trattata adeguatamente, l’artrite è progressiva ed invalidante e determina severe complicanze in termini di danni strutturali alle articolazioni, alle ossa e ai tessuti extra-articolari circostanti (capsule, tendini, legamenti).
Meno comune rispetto all’artrosi, questa patologia determina una infiammazione delle sedi articolari interessate dalla malattia, in particolare delle membrane sinoviali. I sintomi più comuni dell’artrite reumatoide sono infatti:
Essendo una patologia multifattoriale, non è ancora chiaro cosa provochi l’artrite reumatoide. La malattia si sviluppa in seguito ad un evento scatenante (fattori genetici e ambientali) che attiva una risposta auto-immune in un soggetto geneticamente predisposto. Tra i fattori di rischio sembrano avere una certa rilevanza:
Generalmente, il trattamento dell’artrite reumatoide mira ad alleviare l’infiammazione e il dolore articolare attraverso una terapia farmacologica a base di farmaci non steroidei e a prevenire la comparsa di danni permanenti attraverso terapie riabilitative come ginnastica posturale, fisioterapia e terapia occupazionale. Se queste terapie non sono sufficienti, può essere necessario un intervento chirurgico.
Per prevenire l’artrite reumatoide, invece, è indispensabile mantenere uno stile di vita sano ed un’alimentazione equilibrata oltre a praticare attività fisica regolare.
L’artrosi è una malattia reumatica cronica degenerativa della cartilagine, dovuta ad un invecchiamento delle articolazioni a causa di una postura non corretta, carichi di lavoro pesante, attività sportive agonistiche.
Quando si contrae questa patologia, le articolazioni si deteriorano progressivamente, fino ad interessare anche i restanti tessuti – legamenti, tendini, ossa e muscoli – e provocare l’insorgenza di sclerosi ossea e osteofiti, che portano alla deformazione articolare.
Nello specifico, l’artrosi colpisce soprattutto le mani (nelle giunture tra le ossa del metacarpo e le falangi, le giunture che uniscono le ossa delle falangi o, come nel caso della rizoartrosi, tra l’osso trapezio e il metacarpo del pollice), l’articolazione gleno-omerale (o scapolo-omerale) a livello delle spalle, ma anche ginocchia, anca, cervicale e zona lombare, più raramente il gomito.
Nella maggior parte dei casi, l’artrosi colpisce soggetti che hanno superato i 65 anni di età, ma può manifestarsi anche prima, soprattutto nelle donne post-menopausa.
L’infiammazione e il dolore sono i due sintomi più evidenti di questa patologia che può compromettere la qualità della vita, comportando anche limitazioni alla mobilità articolare nello svolgimento delle attività quotidiane. In fase più avanzata possono comparire anche rumori articolari, rigidità muscolare e deformazione dell’articolazione.
Attualmente non si conoscono cause specifiche che portino all’insorgenza dell’artrosi. Tuttavia, sono stati individuati alcuni fattori che predispongono il soggetto al manifestarsi di questa patologia.
Sono più esposti all’insorgenza dell’artrosi coloro che abbiano lavorato con utensili e quegli sportivi che abbiano subito frequenti impatti assorbiti. Lussazioni e altri traumi gravi che hanno interessato l’articolazione sono anch’essi cause di predisposizione all’artrosi.
Tra le cause dell’artrosi più comuni ricordiamo:
Una corretta alimentazione e uno stile di vita sano sono i due principi base per la prevenzione di molte patologie legate all’età. L’artrosi non fa eccezione.
A causa della degenerazione progressiva delle cartilagini che questa patologia comporta, generalmente non si può guarire del tutto dall’artrosi, ma si può comunque cercare di rallentare il processo degenerativo.
Accanto alle buone prassi in campo alimentare e salutistico, per prevenire questa patologia degenerativa è fondamentale prendersi cura delle articolazioni, facendo attenzione alla postura e praticando regolarmente attività fisica, per mantenerne la mobilità. Inoltre, il corretto trattamento degli eventuali traumi alle articolazioni è una precauzione utile e necessaria contro la futura insorgenza dell’artrosi.
L’artrosi è una patologia che deve essere trattata fin dalle sue prime manifestazioni, al fine di rallentare l’inevitabile processo di degenerazione dei tessuti. Per questo, alla comparsa dei primi segnali è consigliabile consultare il parere di un medico specialista per accertare la natura della patologia e ottenere le terapie più indicate.
RIMEDI E TERAPIE
Lo stile di vita rappresenta uno dei fattori più importanti tra quelli che determinano la comparsa delle malattie reumatiche.
Anche se è impossibile prevenire con certezza la predisposizione allo sviluppo delle malattie reumatiche, uno stile di vita corretto – caratterizzato da un’alimentazione sana ed equilibrata, ridotti fattori di stress e regolare attività fisica – può aiutare a prevenire molte patologie croniche, tra cui quelle reumatiche.
L’attività fisica, in particolare, rappresenta un’importante componente terapeutica, poiché permette di rafforzare la struttura muscolare e garantisce una migliore mobilità articolare.
Quando si sviluppa una malattia reumatica, è importante intervenire velocemente e nel modo giusto per limitarne i disagi e rallentarne o bloccarne il decorso.
Il progresso di queste patologie può essere rallentato attraverso trattamenti specifici. Per tale motivo è fondamentale riuscire a diagnosticare i reumatismi in tempi utili, per evitare che si raggiungano gli stadi più avanzati.
Nonostante per molte patologie reumatiche non esista una cura risolutiva (in particolare quelle di tipo degenerativo come l’osteoporosi), la terapia farmacologica contro il reumatismo è in grado di alleviare il dolore, risolvere l’infiammazione e contrastarne i sintomi.
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