La contrattura antalgica è una strategia involontaria posta in atto dal nostro fisico per compensare un trauma subito dal nostro corpo. La sua funzione è quella di attenuare il dolore causato dalla lesione (come suggerisce l’etimologia dell’aggettivo “antalgica”: “anti” e “algia” suffisso greco per “dolore”).
In cosa consiste la contrattura antalgica
È una reazione che viene attivata a livello di midollo spinale che consiste nella contrazione dei muscoli a protezione della parte danneggiata, per compensare il suo “malfunzionamento” e il dolore che deriva dal suo utilizzo.
La reazione di difesa ha anche il compito di salvaguardare i processi di recupero in atto, evitando di aggravare la situazione. Per questo motivo, la contrattura può verificarsi anche in assenza di dolore.
L’intensità della contrattura può dipendere dalla gravità della problematica che l’ha causata.
Quali gruppi muscolari sono interessati
Possono essere interessati praticamente tutti i gruppi muscolari, tra i tipi di contrattura antalgica più frequenti, citiamo:
- Contrattura lombare
- Contrattura dorsale (della muscolatura paravertebrale)
- Contrattura del collo (del rachide cervicale)
Cosa fare in caso di contrattura antalgica
La contrattura antalgica può essere trattata come qualsiasi tipo di contrattura muscolare. È fondamentale, però, agire su ciò che l’ha causata.
La prima cosa da fare, dunque, dopo aver accertato l’effettiva natura della contrattura, è concedersi un periodo di riposo dallo sforzo fisico ed eventualmente ricorrere ad antinfiammatori e antidolorifici. Soprattutto se la contrattura antalgica è stata causata da un trauma sportivo, è fondamentale sospendere gli allenamenti.
Assieme a quanto detto, si può contribuire attivamente al rilassamento del gruppo muscolare e al recupero della situazione problematica con:
- Lievi massaggi (operati da esperti);
- Lieve stretching dinamico;
- Impacchi tiepidi-umidi.