Il “nuovo” gioco da record continua inarrestabile la sua ascesa all’Olimpo degli sport. Alla fine del 2022 erano oltre 18 milioni i praticanti attivi nel mondo e oltre 800 mila i praticanti del paddle in Italia, con un coefficiente di crescita ancora enorme, stimato tra il 20% e il 25% all’anno. Una disciplina che, se continua così, nel medio periodo arriverà a equivalersi al cugino tennis da un punto di vista numerico. Gran parte del suo successo, o meglio della sua fortuna, è dovuta proprio alla pandemia da Covid-19. Nel post lockdown, infatti, il paddle ha avuto un vero e proprio boom, con una ripresa molto più veloce rispetto alla maggior parte degli altri sport, in quanto prevedevano contatti tra i giocatori. I dati aggiornati al primo semestre del 2022 dichiarano che i campi da paddle in Italia sono diventati 6.038: il 29% in più rispetto semestre precedente. Scopriamo la storia del paddle, i benefici e le controindicazioni.
Che cos’è il paddle e quando è nato
Come ormai tutti ben saprete, il paddle è un gioco a coppie che deriva dal tennis. Nasce negli anni ’70 in Messico per mano di Enrique Corcuera, ma è solamente una decina di anni dopo che riesce a diventare un vero e proprio sport, in Spagna. In Italia la Federazione Italiana Gioco Padel (F.I.G.P.) dovrà invece aspettare il 1991 per nascere. Ma il vero successo nel nostro Paese lo ha conosciuto proprio in questi ultimissimi anni.
Si pratica in un campo simile a quello del tennis, ma più piccolo e delimitato ai quattro lati da pareti. La particolarità dello sport sta infatti proprio in questo: la pallina può rimbalzare sulle pareti rimanendo in gioco. Anche la pallina è molto simile a quella utilizzata nel tennis: esternamente identica, ma caratterizzata da una pressione interna leggermente inferiore, per limitare il rimbalzo e consentire ai giocatori un maggiore controllo. Questo sport è infatti considerato più semplice e meno faticoso del tennis e il suo successo si nasconde proprio in questa sua estrema accessibilità e inclusività: si tratta infatti di una disciplina praticabile da tutti, a prescindere dall’età, dal sesso e dall’allenamento fisico.
I benefici del paddle
Forse non tutti lo sanno, ma questo sport garantisce numerosi vantaggi a chi lo pratica, sia a livello psicologico che fisico. Nonostante giocare a paddle non richieda grandi doti e sforzi fisici, né una particolare forma fisica, è un’ottima attività per mantenersi in forma, dimagrire, tonificare i muscoli e stare in compagnia. È infatti uno sport dinamico e anaerobico, che previene l’invecchiamento dei tessuti, migliora la reattività e allena il corpo da un punto di vista del cardio, della forza, della coordinazione e dell’elasticità. Inoltre, se praticato con costanza aiuta a dimagrire, tonifica le braccia, rassoda i glutei e altri punti critici. Praticando il paddle, dunque, è possibile allenare gambe, addome e braccia in modo divertente e senza troppa fatica. Inoltre, essendo sempre praticato in compagnia, aiuta a distrarsi e a rilassarsi mentalmente, favorisce la socializzazione, aiuta la produzione di endorfine e aumenta l’autostima.
Le controindicazioni del paddle
La pratica del paddle non presenta particolari problematiche ma, come in ogni altro sport, il rischio di infortunio è sempre dietro l’angolo. Questo può accadere soprattutto nel caso in cui si inizia a giocare dopo lunghi periodi di inattività o senza effettuare un adeguato riscaldamento prima della partita. Le possibili cause dei traumi dovuti alla pratica del paddle, sono legate soprattutto ai rapidi e frequenti cambi di direzione che lo sport richiede. Tra le altre problematiche, poi, ci sono le patologie legate al sovraccarico, dovute principalmente alla ripetizione di un determinato gesto, per tempi e intensità eccessivi. Infine, sono frequenti anche problematiche dovute alle posizioni di gioco, agli scatti improvvisi e alle torsioni violente.
Gli infortuni nel paddle
Trattandosi di un’attività che impegna in particolar modo muscoli e articolazioni, le parti del corpo maggiormente esposte agli infortuni sono soprattutto braccia (spalle e polsi), gambe (ginocchia) e addome. Gli infortuni più comuni in cui si può incappare praticando questo sport sono:
- Infiammazioni alle articolazioni (in particolare spalle, caviglie e polsi)
- Distorsioni di caviglie e ginocchia
- Traumi distrattivi e da sovraccarico al polso
- Contratture, strappi e stiramenti
- Tendiniti al ginocchio
- Problemi a polpacci
Antidolorifici per traumi da sport
Qualora fosse necessario assumere degli antidolorifici per contrastare dolori, traumi e infortuni causati dalla pratica di questo sport, Dicloreum offre una linea di prodotti di automedicazione per il trattamento topico di articolazioni, muscoli, tendini e legamenti.
Si consiglia di consultare sempre il parere di un medico o un farmacista prima di assumere farmaci.